Chi ci sarà, e di cosa si parlerà a WordCamp Verona 2019? Quarta puntata!
Puoi vedere la lista completa di speaker e talk in questo post. Puoi leggere biografie e abstract dei talk di ogni speaker nelle puntate uno, due, tre.
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Ecco il quarto gruppo di speaker!
Erika Gili
Ingegnere energetico e appassionata di tecnologia fin dal tempo dei floppy da 5¼’, dal 2011 lavora come sviluppatrice web.
Dopo aver lavorato su tanti progetti diversi è definitivamente approdata su WordPress, per il quale realizza temi e plugin custom lavorando in una web agency.
Il talk di Erika: “Dai voce al tuo e-commerce”
Smartphone, orologio, cuffie, lavatrici e speaker bluetooth sono solo alcuni dispositivi integrati con degli assistenti vocali, che ci stanno viziando con la loro facilità di utilizzo. In caso tu abbia un e-commerce o ne stia sviluppando uno, hai già annusato i vantaggi dell’essere ancora più vicino ai tuoi clienti: in questo talk vedremo come un e-commerce può integrare Alexa, con quali vantaggi e limiti per migliorare il rendimento della propria attività.
Erika Marconato e Matteo Brunati
Erika Marconato legge molto, a volte troppo.
Le interessano gli Open Data (e le storie che nascondono), l’attivismo civico – specialmente digitale – e l’openness in generale, soprattutto quando si lega alla cultura.
Dal 2017, cura con Matteo Brunati un progetto che si chiama #CivicHackingIT: al suo interno, si possono trovare una newsletter settimanale sul civic hacking in Italia, una pubblicazione Medium con cose correlate al civic hacking e un libro, che al momento è ancora in scrittura.
Ha un blog personale, che gira grazie a WordPress, in cui parla soprattutto di libri.
Matteo Brunati è un civic hacker appassionato di Open Government. Supporter delle Creative Commons, fellow della Free Software Foundation e socio di IWA Italy, è tra i fondatori della comunità di Spaghetti Open Data. Assieme a Erika Marconato, sta curando dal 2017 un progetto che si chiama #CivicHackingIT: al suo interno, si possono trovare una newsletter settimanale sul civic hacking in Italia, una pubblicazione Medium con cose correlate al civic hacking e un libro, che al momento è ancora in scrittura. Ha partecipato all’Open Government Forum come rappresentante della comunità di Spaghetti Open Data e segue da tempo i temi collegati agli Open Data. È stato per tre anni corrispondente per l’Italia del progetto ePSI Platform e reviewer della terza edizione dell’Open Data Barometer.
Lavora come community manager a SpazioDati.”
Il talk di Erika e Matteo: “WordPress e civic hacking: un salto nella tana del Bianconiglio”
Wikipedia ci informa che WordPress è “una piattaforma software di ‘blog’ e content management system open source ovvero un programma che, girando lato server, consente la creazione e distribuzione di un sito Internet formato da contenuti testuali o multimediali, facilmente gestibili e aggiornabili in maniera dinamica”. Testi, parole, storie.
E se ti dicessimo che è anche uno strumento per generare dati?
Ma anche uno strumento d’identità territoriale?
E, perfino, la cassetta degli attrezzi per sperimentare con la cittadinanza attiva digitale?
A partire da alcune esperienze di progettazione urbana partecipata e di civic hacking, ti accompagneremo in un mondo fatto di Open Data – o dati aperti, di dati generati dai cittadini, di comunità monitoranti e appena un po’ di Open Government.
Seguici nella tana del Bianconiglio e scopriti Cappellaio Matto (che racconta storie e dà i numeri, insomma che gestisce i contenuti), ma anche Regina di cuori (che governa il Paese delle Meraviglie attraverso il codice).
Simone Mignami
Mi chiamo Simone e ho 30 anni.
Nel 2015 mi sono laureato in ingegneria informatica e ora lavoro per l’Amministrazione del Cantone Ticino.
Fin qui sembrerebbe tutto normale, se non fosse che dalla nascita sono ipovedente: uno scherzetto della genetica che mi ha bruciato la retina e ora vedo come se guardassi dal buco di una serratura.
Grazie ad uno screen reader posso fare praticamente tutto quello che gli altri utenti fanno, dai pagamenti agli acquisti online; a patto che il sito sia accessibile, naturalmente.
Mi sono quindi specializzato in accessibilità web e, oltre a farne una professione, di tanto in tanto ho la fortuna di collaborare con organizzazioni legate al mondo del web, come Frontenders Ticino, WordPress e Wikimedia Foundation, per le quali tengo conferenze e workshop.
Il talk di Simone: “Accessibilità web, serve a tutti”
In molti pensano che l’accessibilità web sia importante solo per le persone con disabilità, come ciechi o ipovedenti.
Eppure è una valida alleata di tutti, ad esempio per la navigazione da smartphone e per la SEO.
Non è quindi da sottovalutare.
Vedremo insieme perché l’accessibilità è importante per tutti gli utenti, qualche semplice tecnica per risolvere alcuni dei problemi più comuni e come verificare se abbiamo fatto un buon lavoro.