Ciao, sono Silvia. Ho prestato il mio servizio volontario a WordCamp di Torino quest’anno.
In una veste un pò diversa, ovvero in quella di organizzatrice, sono volontaria anche per il WordCamp di Verona che si terrà ad ottobre.
In questo post vi spiego brevemente la mia esperienza e perchè non mi sono ancora stancata. Anzi, vi racconto le ragioni del perché voglio dare ancora di più.
Quando hai deciso di presentare la domanda per diventare una volontaria a WordCamp Torino?
Da anni uso WordPress per lavoro. Da poco più di un anno mi sono avvicinata alla meravigliosa community che ci sta dietro. Quando ho conosciuto le ragazze che una volta al mese danno vita al Meetup di Verona – Giulia e Carola – ho subito pensato che stessero facendo qualcosa di molto importante per tutte le persone che usano WordPress per lavoro e anche per gli appassionati e i curiosi. Sono le persone che animano i movimenti e li rendono significativi. Sollecitata anche dal loro entusiasmo ho pensato che potessi iniziare a fare la mia parte. Perché in qualche modo lo dovevo a questo progetto opensource. Così qualche mese prima dell’evento di Torino, e senza troppe aspettative, ho inviato la mia regolare candidatura via web.
Dall’intenzione a diventare una volontaria? Cosa ci passa?
Quando ho ricevuto l’e-mail che la mia candidatura era stata accettata ero molto felice. Dopo qualche tempo, sono stata ricontattata dallo staff organizzativo di Torino che mi ha indicato come fare per concretizzare la procedura. È tutto molto semplice e tutto avviene via e-mail. C’è molta serietà organizzativa ed è certo attesa puntuale serietà anche da chi si candida come volontario, ma i passaggi sono davvero immediati. Nessuno stress per diventare un volontario. La notizia viene data con il giusto anticipo, così che anche i volontari possano organizzarsi con i mezzi e la logistica in loco.
Cosa hai fatto durante l’evento? Quanto è stato divertente?
Non sapevo bene cosa aspettarmi, né se ne fossi all’altezza visto che per me si trattava della prima esperienza del genere. Durante l’evento mi era stato affidato (comunicato in anticipo) il compito di Room Manager con dei turni assegnati assolutamente gradevoli, non pesanti. Inizialmente il compito mi spaventava un po’ (trattandosi per me della prima esperienza) ma tutto era stato organizzato talmente bene che il mio compito è stato davvero molto semplice. Mi ha anche permesso di seguire buona parte dei talk che mi interessavano (per la mia felicità) e di conoscere tantissime persone brillanti e simpatiche. Mi sono divertita tantissimo ed è un’esperienza che consiglio a tutti.
Come veniva gestito il gruppo di lavoro?
Principalmente tutte le comunicazioni avvenivano su un canale Slack dedicato, che ognuno di noi era tenuto a controllare regolarmente per gestire le urgenze e gli imprevisti. Ovviamente in location vigeva il free wifi e abbondanti postazioni di ricarica smartphone. Tra colleghi, sia dello staff sia volontari, ci si aiuta tantissimo. C’è molto affiatamento e chiunque sia libero o disponibile aiuta chi ne ha bisogno. L’atmosfera, nonostante sia un evento che coinvolge diverse centinaia di persone, è molto rilassata. C’è molta professionalità nell’aria e ogni potenziale problematica viene gestita con prontezza.
Non sei di Torino come ti sei trovata in un’altra città?
Ho diviso un appartamento con alcuni ragazzi che provenivano da varie parti d’Italia, anche loro volontari come me, e mi sono divertita moltissimo. Oggi ho dei nuovi amici, che sono anche colleghi. Per quel week-end abbiamo condiviso l’esperienza e la vita, abbiamo riso moltissimo. L’esperienza è anche un’occasione per vivere una città diversa da quella in cui vivi e di sentirti utile.
Consiglieresti l’esperienza ai tuoi amici?
Assolutamente sì. Ho imparato moltissime cose. Mi sono sentita utile. In un evento come un WordCamp ci sono tantissime cose che può fare e imparare un volontario. E mi sono divertita tanto. Non ci sono ragioni per non consigliare un’esperienza come questa. Attivandoti ti metterai in gioco e scoprirai nuovi aspetti perfino di te stesso, così come accadde per me.
Candidatevi e venite a darci una mano nella città dei Montecchi e dei Capuleti, o prendete il vostro biglietto.
Vi aspettiamo per fare una gran festa!